Il CPIA BAT in visita al Museo della macchina per scrivere del Polo Museale di Trani

Una lezione tra le ricchezze del passato

Mercoledì, 4 dicembre, i corsisti del CPIA BAT “Gino Strada”, della sede di Barletta, accompagnati dai docenti Mario Serino, Maria Tarantini e Antonietta Zizzi, insieme ai corsisti della sede di Trinitapoli, con i docenti Roberto d’Elia, Gabriele Denami e Vito Santoro, hanno effettuato un’uscita didattica nella città di Trani, presso la Fondazione S.E.C.A, che ospita il Museo Diocesano ed il Museo della macchina per scrivere. Il primo, inaugurato nel 1975 per volontà dell’Arcivescovo Giuseppe Carata, oltre a custodire il materiale lapideo e scultoreo proveniente da scavi e demolizioni operate nella Cattedrale tranese (teste di grifo di Nicolò Pisano, colonne in porfido, capitelli in alabastro), offre un prezioso tesoro, costituito da arredi sacri e argenti finemente lavorati.  Per quanto concerne il museo della macchina per scrivere, un intero settore racconta quasi centocinquant’anni di storia, attraverso una vasta collezione di modelli che ne testimoniano l’evoluzione, dalle macchine a battitura cieca a quelle con scrittura visibile, dalla prima portatile, alla prima elettrica a quella elettronica; per non parlare poi dell’elevato valore artistico delle macchine per non vedenti, dalla prima con sistema di scrittura Braille fino alle più attuali di varia provenienza. La collezione contiene anche macchine con tastiera cirillica, araba, ebraica, con caratteri giapponesi fino ai modelli in uso alla Wermacht e alle SS durante la seconda guerra mondiale.

 

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